8° Congresso Europeo di BBS, Trieste - AARBA

Cultura e valori di sicurezza: misurarli e costruirli con metodi scientifici

La comunità dei professionisti della sicurezza deve iniziare a parlare un linguaggio comune, che permetta al giurista, al tecnico, al manager, all’ingegnere, al medico, allo psicologo… di capirsi quando uno di questi invoca il mantra “Dobbiamo migliorare la nostra cultura della sicurezza”: il Congresso Europeo di Behavior-Based Safety di quest’anno ha l’obiettivo ambizioso di rendere la Cultura e Valori della Sicurezza qualcosa di concreto, misurabile, di raggiungibile attraverso una serie ordinata di attività, con uno scopo ben preciso e cioè ridurre il numero di infortuni, di medicazioni, di malattie professionali. I lavori congressuali permetteranno di approfondire quali sono le prassi evidence-based capaci di ottenere un cambiamento culturale, grazie agli interventi di ospiti internazionali e alla condivisione dell’esperienze e dei risultati di chi ha già avviato il protocollo di BBS.

In analisi del comportamento, all’interno di un’organizzazione o di un gruppo di individui, si definisce cultura l’insieme coerente dei comportamenti e delle contingenze – tra cui le regole – che li modellano. Per intenderci si ha un cultura della sicurezza in un’azienda X se la maggior parte delle persone adotta gli stessi e condivisi comportamenti di prevenzione e protezione, se segnala le situazioni di rischio, se parla di sicurezza anche al di fuori dei momenti istituzionali… e se per tutte queste attività la maggior parte delle persone apprezza, approva, premia chi le fa o d’altro lato estingue, punisce, penalizza chi esibisce comportamenti a rischio. Il compito della scienza è ora dire come si fa a misurare e poi ottenere questo.

In questa opera definitoria, purtroppo la legge non aiuta perché per esempio il d.lgs 81/2008 in diversi punti prescrive le attività a carico di enti pubblici e privati per promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza (art. 9 e 11) ma poi non ci dice come misurare l’efficacia della loro azione. Ci rendiamo conto che questo approccio è proprio delle discipline scientifiche, piuttosto che di quelle giuridiche, ma sarebbe utile che queste due modi di leggere e intervenire sul mondo inizino a collaborare e a istruire regole efficaci, ossia che abbiano una discreta probabilità di successo e in base a questo successo siano rese valide o invalide. Per questo, un’altra parte importante del congresso di quest’anno sarà dedicata all’integrazione tra scienza, legge e giurisprudenza sul lavoro e vedrà la partecipazione di importanti magistrati, avvocati, giuristi, esperti di legislazione.

Leggi il comunicato stampa di presentazione di questa edizione

I workshop pre-congressuale (26 Giugno, 14.30-18.00, presso il Savoia Excelsior Palace Hotel)

Tutti i workshop pre-congressuali sono validi come aggiornamento di 3 ore per RSPP/ASPP per tutti i macrosettori Ateco.
I posti disponibili sono 30 per ciascun workshop. L’attestato sarà rilasciato da AIFOS.

AIFOS

1. Shaping e Modeling: insegnare i comportamenti di sicurezza passo dopo passo e per imitazione

M. Gatti (AARBA)

Rendere efficace il “training on the job” seguendo semplici regole per dare istruzioni e rinforzare le azioni

Si può parlare di insegnamento solo quando questo è capace di produrre vero apprendimento, ossia un cambiamento di risposta stabile e generalizzato da parte del soggetto. Se questo è il punto di partenza, allora quando il collega in affiancamento non impara la prima cosa da fare non è biasimarlo, ma interrogarsi su come abbiamo fatto quel training on the job e vedere se abbiamo rispettato le principali regole evidence-based sull’insegnamento per imitazione (modeling) e passo dopo passo (shaping), che rappresentano le tecniche più efficaci e applicabili nell’addestramento sul campo che saranno oggetto del seminario.

2. L’impegno della direzione: come misurarlo e renderlo visibile ai collaboratori

G. Matthews (Quality Safety Edge)

Costruire il safety committment: chi deve fare che cosa per ottenere una cultura della sicurezza

Un processo di B-BS ben sviluppato otterrà risultati ottimali solo avrà il pieno coinvolgimento del management, dei responsabili e dei lavoratori. Una domanda critica e spesso inevasa nella gestione della sicurezza è “come posso accrescere l’impegno dei lavoratori nei confronti della sicurezza?”. Se definiamo l’impegno in modo operativo e quindi misurabile, tutto diventerà più semplice: impegnarsi è “agire secondo uno scopo, anche in presenza di ostacoli”. Questo workshop si concentrerà su che cosa fare per mantenere alta la motivazione nelle persone ad agire in modo sicuro e che cosa fare quando altri fanno passare la sicurezza in secondo piano.

3. Una rassegna di iniziative inefficaci per la sicurezza per capire che cosa dobbiamo smettere di fare subito prima di avviare un processo B-BS

F. Tosolin (AARBA)

Rendere efficace il “training on the job” seguendo semplici regole per dare istruzioni e rinforzare le azioni

Una comprensione del comportamento dal punto di vista scientifico consente una perizia che valuti l’efficacia su una varietà di pratiche di sicurezza, purtroppo oggi diffuse, tra cui 1) concentrarsi su indicatori di risultato; 2) istituire premi basati sul tasso di incidenza degli infortuni; 3) erogare formazione di sensibilizzazione e consapevolezza; 4) aumentare la segnaletica di sicurezza; 5) punire le persone che sbagliano; 6) pensare che le sole checklist cambino i comportamenti. Nel workshop saranno spiegati i motivi per cui queste pratiche sono poco efficaci, e presentati consigli su cosa è invece più opportuno fare per ottenere i risultati desiderati.

Il workshop è gratuito e riservato a quadri e dirigenti aziendali (RSPP, HSE manager, Direttori di stabilimento, Datori di lavoro, HR manager, etc.)

ORGANIZZATORI DEL CONVEGNO

AARBA

AARBA, Association for the Advancement of Radical Behavior Analysis, è la Società Scientifica Italiana di Analisi del Comportamento, Chapter di ABA International, la comunità scientifica mondiale degli scienziati del comportamento.
L’associazione è costituita da scienziati del comportamento ed è aperta ai laureati e PhD in Behavior Analysis, oltre che a studiosi e operatori che agiscono sul fattore umano in tutti i campi delle scienze naturali, come per esempio in medicina, ingegneria dei processi industriali, riabilitazione cognitiva o ergonomia.
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PARTNER SCIENTIFICI

CCBS

Cambridge Center for Behavioral Studies

Il Cambridge Center for Behavioral Studies è un’organizzazione no profit che sfrutta l’esperienza di centinaia di scienziati comportamentali per risolvere i problemi di scuola, casa, comunità e luoghi di lavoro. Il Cambridge Center è stato fondato dal Dr. Robert Epstein nel 1981.
La sua missione è quella di promuovere lo studio scientifico del comportamento umano e la sua applicazione alla soluzione di problemi pratici, tra cui la prevenzione e il sollievo della sofferenza umana.
Per realizzare questa missione, il Cambridge Center ha tre obiettivi: creare e fornire informazioni affidabili sulla scienza comportamentale in tutto il mondo, promuovere la collaborazione globale tra le organizzazioni comportamentali, migliorare il futuro della scienza comportamentale attraverso l’educazione e lo sviluppo di scienziati e professionisti.

Behavior-Based Safety (B-BS): Che cosa è, quando è nata, quanto è efficace, quali scenari

N.B. Questa pagina si riferisce ad un evento passato. Scopri di più riguardo alla B-BS e alla sua storia, visita la nostra pagina B-BS.

Non perderti il nostro prossimo congresso: 11° Congresso Europeo sulla B-BS.

Storia e principi dell’applicazione del protocollo

1) Cosa è la BBS, dove nasce, chi la ha ideata e come si articola il suo protocollo passo dopo passo;

Si stima che oltre l’80% degli infortuni sul lavoro siano dovuti a comportamenti non sicuri, piuttosto che a dispositivi inefficienti o condizioni non sicure. La B-BS, o sicurezza basata sul comportamento, è l’applicazione dei principi dell’analisi del comportamento ai problemi della sicurezza sul lavoro. Questo significa che qualsiasi programma di sicurezza etichettato come “comportamentale” deve essere coerente con le scoperte scientifiche in materia. Nel 1978, un gruppo di ricercatori Usa coordinati da Judith Komaki hanno dimostrato l’efficacia del feedback e del rinforzo sui comportamenti di sicurezza in un gruppo di lavoratori di un panificio industriale. Questo si può considerare una delle prime applicazioni dell’analisi del comportamento alla sicurezza sul lavoro. A partire da questa data, prima negli Stati Uniti, poi nei paesi anglosassoni e in Giappone, si sono sviluppati sempre più raffinati protocolli d’intervento per il miglioramento dei comportamenti di sicurezza nelle organizzazioni.
Un processo di B-BS attivo in un’organizzazione – per essere considerato tale – deve avere avviato queste attività.

  • Analisi degli infortuni pregressi e individuazione dei comportamenti sicuri critici per quell’organizzazione, reparto per reparto, attività per attività;
  • Coinvolgimento dei lavoratori a tutti i livelli dell’organizzazione, nella fase di progettazione e implementazione del processo.
  • Misurazione su base giornaliera di quei comportamenti target attraverso checklist;
  • Rilevazione su base giornaliera dei rischi relativi a macchine e impianti e conseguente piano di miglioramento per rimuovere le barriere al comportamento sicuro;
  • Programma di feedback e sistema premiante per i lavoratori – o quelle squadre di lavoratori – che migliorano quei comportamenti o li mantengono costanti.

Il protocollo prescrive un uso molto limitato della sanzione formale nei confronti dei lavoratori, solo per quei comportamenti a rischio che mettono a rischio la vita propria e dei colleghi. Questo perché è stato dimostrato sperimentalmente che ogni sistema ispettivo – sanzionatorio della sicurezza è in grado, se attuato con estremo rigore, di inibire i comportamenti a rischio, però, senza garanzia di efficacia nel tempo e, soprattutto, senza sostituire quei comportamenti pericolosi con i comportamenti corretti. Il sistema sanzionatorio è, però, completamente inefficace al fine di aumentare i comportamenti sicuri e di generalizzare la loro esibizione a fronte di diversi rischi: risultato di cui sono invece capaci le procedure di rinforzo positivo (feedback e premi).

2) Breve analisi di studi che la hanno validata;

La Behavior-Based Safety può vantare più di centinaia di case study pubblicati e 62 esperimenti randomizzati e controllati di 3° livello. Beth Sulzer-Azaroff, una dei primi behavior analyst ad applicare un protocollo di sicurezza basata sul comportamento, e John Austin, ricercatore della Western Michigan University, nel 2000 hanno preso in esame 32 studi sperimentali pubblicati che descrivono programmi comportamentali avviati in aziende di 9 settori e 7 paesi diversi: 31 di queste applicazioni hanno consentito una riduzione media dei tassi di infortuni del 54%. Sempre nel 2000, Grindle, Dickinson, e Boettcher hanno analizzato 18 studi pubblicati e hanno trovato che in tutti gli esperimenti la frequenza dei comportamenti di sicurezza è aumentata – rispetto alla misurazione pre-intervento – dal 9 a 157%. I processi di B-BS presi in analisi si focalizzavano su comportamenti diversi, su industrie diverse, su programmi adattati all’esigenza delle singole aziende, ma mantenevano alcuni elementi comuni, come l’osservazione, l’approccio per dati e il feedback ai lavoratori.

3) Quanti e quali soggetti la hanno applicata a livello nazionale e internazionale con quali esiti validati causalmente;

Oggi sono almeno cinquanta gli stabilimenti delle società che hanno avviato il processo di B-BS in Italia: tra queste – oltre alle società presenti a questo congresso (Heineken, Whirlpool, Embraco, Techint e DIAB), ci sono anche Bayer Material Science, Rete Ferroviaria Italiana, Veralia, Weir Gabbioneta, BG Group, Nestlé, Enel Distribuzione, DSM Composite Resins, Dipharma, etc. Negli ultimi 2 anni anche qualche PMI sta avviando un processo B-BS. Il primo esperimento controllato in Italia è stato realizzato dal Politecnico di Milano nel 2009 presso gli stabilimenti di Saint-Gobain Vetri: dopo 3 mesi osservazione, feedback, riunioni, celebrazioni e premi, si è vista una riduzione dei comportamenti a rischio di quasi 5 volte rispetto la misura iniziale: i comportamenti insicuri sono passati dal 24% del totale rilevati al 5% (2009, Gatti et al.).Difficile fare una stima a livello mondiale di quante aziende lo hanno avviato, visto che il protocollo è sotto sperimentazione da più da 35 anni. In questo congresso, 5 aziende hanno presentato risultati ottenuti a seguito dell’introduzione della B-BS (vedi altro comunicato)

4) Quali sono le prospettive e la proposta operativa della BBS nell’attuale quadro normativo sulla sicurezza;

La B-BS è un protocollo riconosciuto dagli addetti ai lavori a livello nazionale e internazionale. Negli ultimi anni Associazioni di professionisti, Università, Aziende hanno avviato diversi percorsi per fare conoscere meglio la B-BS alle istituzioni e alla società civile

  1. Accettazione della B-BS come buona prassi da parte del Ministero del Lavoro: Questo permetterà a INAIL di riconoscere uno sconto sul premio assicurativo a quelle aziende che hanno avviato un processo di sicurezza comportamentale.
  2. Certificazione della B-BS secondo standard internazionali e vincolata all’effettiva diminuzione degli infortuni a seguito della implementazione del protocollo.
  3. Certificazione delle competenze degli esperti qualificati in B-BS.

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Hotel convenzionati per la 10° Conferenza Internazionale AARBA – Trieste, 27-28 giugno 2014

Starhotels Savoia Excelsior Palace

Riva del Mandracchio, 4, Trieste, Italia
savoiaexcelsiorpalace.starhotels.com
tel. 040 77941

Doppia uso singola CLASSIC a € 160, Colazione inclusa
Doppia € 185, Colazione inclusa

Urban Hotel Design

Androna Chiusa, 4, Trieste, Italia
www.urbanhotel.it
tel. 040 302065

Convenzione scaduta

James Joyce Hotel

Via dei Cavazzeni, 7, Trieste, Italia
www.hoteljamesjoyce.com
tel. 040 302065

Convenzione scaduta

Hotel Coppe Trieste

Via Mazzini, 24, Trieste, Italia
www.hotelcoppetrieste.it
tel. 040 761614

Camera matrimoniale Classic € 160 (uso singolo) € 190 (uso doppio)
Camera matrimoniale Superior € 170 (uso singolo) € 200 (uso doppio)
Camera matrimoniale Deluxe € 180 € (uso Singolo) 210 (uso doppio)
Camera Suite per 1-4 persone € 270 (uso singolo) 310 (uso doppio)

Chiedere ad AARBA per il modulo di prenotazione convenzionato
Pagamento: direttamente al momento della conferma tramite bonifico bancario
Cancellazione: non possibile – tariffa non rimborsabile

NON E’ PIUPOSSIBILE ISCRIVERSI

Pranzo in piedi a buffet presso Stazione Marittima

Menu: Tranci di pizza, Tagliere di formaggi locali abbinati a miele, Prosciutto cotto di Trieste in crosta di Pane, servito su vassoi con cren e senape, Piccola pasticceria secca Italiana, Acqua minerale, Selezione di vini fermi e mossi, Caffè

Coffee Break pomeridiano presso Stazione Marittima

Cena di gala presso Harry’s Grill P.zza Unità d’Italia 2

Menu: Chef welcome, Tortello di patate con buzara di scampi, Rombo al forno con verdurine spadellate, Zabaglione freddo in coppa con frutti di bosco, Vino Ca Bembo, Acqua, Caffè