Psicologia Clinica - AARBA

Direttore dell’area Psicologia clinica

prof. dott. Roberto Truzoli

Professore di Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Milano – ASST Fatebenefratelli Sacco
Via G. B. Grassi, 74 – 20157 Milano
Tel. 02 39043149
E-mail: roberto.truzoli@unimi.it

La psicologia clinica comportamentale

La Behavior Analysis (psicologia o analisi del comportamento) è lo studio scientifico dei principi di apprendimento e di comportamento. Le due aree principali dello studio includono l’analisi sperimentale del comportamento e quella applicata, ovvero l’adozione pratica dei paradigmi scientifici.

La Clinical Behavior Analysis (CBA) è l’applicazione dell’analisi del comportamento alla psicologia clinica, e rappresenta un allontanamento dal comportamentismo metodologico verso il comportamentismo più radicale. Come per tutte le terapie comportamentiste, la CBA si basa sull’analisi funzionale del comportamento problematico. Coloro che praticano la terapia comportamentale tendono a focalizzarsi verso comportamenti specifici e appresi e a osservare, attraverso l’analisi funzionale, come l’ambiente li influenzi. Solo per citare alcuni dei tanti problemi che la terapia comportamentale ha analizzato dal punto di vista funzionale: l’intimità nei rapporti di coppia, il perdono all’interno della coppia, il dolore cronico, l’anoressia, lo stress cronico, l’abuso di sostanze stupefacenti, la depressione, l’ansia, l’insonnia, le lesioni cerebrali, l’enuresi, i disturbi ossessivo-compulsivi, la compliance medica nelle persone ammalate, i problemi comportamentali legati a malattie mentali,  le abitudini ripetitive come il mangiarsi le unghie, la tricotillomania e l’obesità.
Per queste terapie sono state messe a punto delle tecniche specifiche.

La Functional Analytic Psychotherapy (FAP) è un approccio psicoterapeutico basato sul comportamentismo radicale, che si concentra sul rapporto terapeutico come mezzo per massimizzare il cambiamento del paziente. La FAP è stata concettualizzata a partire dai primi anni ’80 dagli psicologi Robert Kohlenberg e Mavis Tsai. Ciò su cui si fonda la FAP sono i principi del comportamentismo, come il rinforzo, la generalizzazione, etc.

Un particolare tipo di Functional Analytic Psychotherapy è la Behavioral Activation(attivazione comportamentale), ovvero una terapia comportamentista specifica per la cura della depressione. È una delle numerose psicoterapie basate sul modello psicologico skinneriano di cambiamento del comportamento. Le basi teoriche dell’attivazione comportamentale per la depressione si ritrovano nell’analisi funzionale della depressione di Charles Fersteer.

La Integrative Behavioral Couples Therapy (terapia comportamentale integrata di coppia) si è sviluppata dall’insoddisfazione dell’utilizzo di tradizionali terapie comportamentali per le coppie, ma tenendo sempre Skinner come punto di riferimento per la differenza tra comportamento basato sulle contingenze e comportamento governato da regole.

Il Community reinforcement approach and family training (Rinforzo comunitario e addestramento familiare) è un modello sviluppato da Nathan H. Azrin e Hunt. Il modello si concentra sull’uso dell’assessment funzionale comportamentale per ridurre l’abuso di alcol.

La Dialectical Behavioral Therapy (terapia dialettico-comportamentale) è stata creata da Marsha Linehan. Il modello tende a bilanciare l’accettazione e il cambiamento. Si concentra sull’analisi delle catene comportamentali (catene di A-B-C), combinando l’analisi funzionale con una maggiore attenzione verso ogni elemento delle concatenazioni.

La Acceptance and Commitment Therapy (ACT) si è sviluppata in contemporanea con la Relational Frame Theory (RFT), grazie al contributo di molti ricercatori, tra cui ad esempio Steven C. Hayes.

Testi suggeriti

  • La Behavioral Activation – caratteristiche distintive a cura di Maria Cristina Filograno, traduzione del testo di J. W. Kanter, A. M. Busch e L. C. Rusch (2012), edito da Franco Angeli
  • Functional analytic psychotherapy: A guide for creating intense and curative therapeutic relationships di R. J. Kohlenberg e M. Tsai (1991), edito da Plenum
  • Behaviour therapy di M. M. Antony ed E. Roemer (2003), all’interno di Essential psychotherapies di A. S. Gurman e S. B. Messer (2° edizione, pp. 182-223), edito da Guilford
  • Fare ACT di R. Harris (2011), edito da Franco Angeli
  • Trattamento cognitivo-comportamentale del disturbo borderline di M. Linehan (2011), edito da Franco Angeli

  • Articoli suggeriti
  • Clinical behavior analysis: where it went wrong, how it was made good again, and why its future is so bright di R. J. Kohlenberg, M. Y. Bolling, J. W. Kanter e C. R. Parker. The Behavior Analyst Today, Volume 3, N. 3 2002, pp. 248-253. (Leggi l’articolo)
  • Introduction to the special section on clinical behavior analysis di D. W. Woods, R. G. Miltenberger e J. E. Carr. Journal of Applied Behavior Analysis, Volume 39, N. 4 2006, pp. 407-411. (Leggi l’articolo)
  • An introduction to relational frame theory: basics and applications di J. T. Blackledge. The Behavior Analyst Today, Volume 3, N. 4 2003, pp. 421-433. (Leggi l’articolo)
  • A functional analysis of depression di C. B. Fester. American Psychologist, Volume 28, N. 10 1973, pp. 857-870. (Scarica l’articolo)
  • Effectiveness of a cognitive-behavioral group intervention for comorbid anxiety and mood disorders in partially responder outpatients di R. Truzoli, C. Rovetta, M. Romanò, C. Viganò e G. Ba. Activitas Nervosa Superior Rediviva, Volume 57, N. 4 2015, pp. 89-97. (Leggi l’articolo)
  • Behavioral activation treatment for depression: returning to contextual roots di N. S. Jacobson, C. R. Martell e S. Dimidjian. Clinical Psychology: Science and Practice, Volume 8, N. 3 2001, pp. 255-270. (Leggi l’articolo)
  • The role of verbal conditioning in third generation behavior therapy di J. Catulli, T. C. Riley-Tillman, S. Axelrod e P. Hineline. The Behavior Analyst Today, Volume 6, N. 2 2005, pp. 137-146. (Leggi l’articolo)